La carta riciclata è un particolare tipo di carta che si pone come alternativa a quella bianca. Ma che differenze ci sono? Mentre la carta bianca ha come materia prima la fibra di cellulosa, che si ottiene con l’abbattimento di alberi, la carta riciclata viene ottenuta invece dalla carta da macero che proviene dalla raccolta differenziata. Si tratta di una carta assolutamente sicura, pulita ed igienica perché quando viene prodotta viene portata ad una temperatura superiore ai 150°C che consente di eliminare qualsiasi microorganismo. Attraverso il riciclaggio della carta e del cartone, si riduce quindi il taglio di alberi per produrre nuova carta. Solo per fare un piccolo esempio: sono necessari almeno quindici alberi per produrre una tonnellata di carta bianca!Si tratta di un numero molto elevato, soprattutto per l'importanza vitale che gli alberi hanno nel contesto urbano: danno ossigeno, eliminano l' anidride carbonica, rimuovono lo smog e le polveri sottili, riducono l'inquinamento acustico. Utilizzando quindi la carta da macero, non solo si tutela la natura, riducendo l'abbattimento degli alberi, ma si riduce anche l'inquinamento e la quantità di rifiuti destinata alla discarica. Ma come si produce la carta riciclata? La produzione della carta riciclata è simile a quella della carta bianca, cambia solo la fase iniziale. Il processo di creazione della carta prevede cinque stadi, che consistono nella preparazione delle fibre, nello sbiancamento, nella formazione del foglio e nella pressatura, nei trattamenti superficiali ed infine nell'essiccamento. Per la carta bianca è necessario preparare un impasto dalla cellulosa, per la carta riciclata invece bisogna utilizzare la carta da macero. La carta riciclata può originare da materia prima riciclata al 100% oppure possedere anche una percentuale variabile di fibra vergine, che però non deve superare il 40%. Dalla carta da macero deve essere eliminato ogni residuo di altri materiali come per esempio plastica, metallo, inchiostro. Per compiere questa operazione particolare la carta da macero viene frantumata, sminuzzata e poi successivamente filtrata con macchinari specifici, degli epuratori, che fanno ottenere un composto simile a quello della cellulosa. Una fase molto importante del processo di epurazione della carta da macero è l'eliminazione dell'inchiostro stampato. Da questo momento in poi il processo di produzione della carta riciclata è lo stesso utilizzato per la carta normale. Lo sbiancamento è una fase che consente alla carta di assumere il colore bianco limpido. Può essere di due tipi: sbiancamento con cloro e sbiancamento senza cloro. Il primo processo richiede l'utilizzo di prodotti chimici, che inquinano l'acqua di scarico che poi fuoriuscendo dalle fabbriche contamina fiumi e laghi. Il secondo processo invece non utilizza il cloro, ma preparati a base di ossigeno. In questo modo non utilizzando sostanze chimiche le acque di scarico non si presentano inquinate. Per la fase che consiste nella formazione del foglio, è necessaria una macchina detta “continua” che attraverso vari rulli stende, disidrata e pressa l'impasto, e lo fa avvolgere in bobine. Queste bobine vengono successivamente inviare alle cartotecniche, dove vengono trasformate ulteriormente per ottenere nuovi imballaggi e prodotti finiti.
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Marzo 2017
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