Comunemente si può pensare che la carta nata per essere stampata sia tutta uguale, ma ciò non è affatto vero. Esistono difatti diversi tipi di carta, caratterizzati per la differente pasta, la grammatura, il punto di bianco, la luminosità della carta: ciascuno di questi elementi può influire sulla resa cromatica finale della stampa e sul suo grado di precisione. A seconda delle esigenze è fondamentale scegliere la carta migliore, che possa dare il risultato finale più appropriato. Da dove nascono le differenze Esistono dunque differenti tipologie di carte, che nascono ciascuna per una diversa esigenza di stampa. Tale differenza nasce già dal momento in cui viene prodotta la pasta, cioè quel composto derivante da fibre di natura vegetale che la compone. Esiste la pasta di legno e la pasta chimica, con consistenze e rese completamente diverse. La pasta che permette di creare le carte più pregiate è senza dubbio quella chimica, utilizzata anche per le riviste patinate. Una carta prestigiosa Tutti sanno poi che i diversi tipi di carta si differenziano per la grammatura (che, ricordiamo, non va confusa con lo spessore della carta, si tratta invece del peso di quello specifico foglio nella dimensione di un metro quaro), o che esistono carte lucide e carte patinate (basti pensare a quando si portano delle foto a stampare). Fondamentale però per ottenere delle buone stampe, specialmente se vogliamo dare al prodotto finale un aspetto di prestigio e di eleganza, è controllare fino in fondo il livello di luminosità della carta. Una carta più luminosa è ideale per stampare documenti ufficiali da distribuire ad eventuali clienti o durante incontri e presentazioni, un componente fondamentale per un biglietto da visita davvero efficace. Una carta luminosa Cosa va a valutare il grado di luminosità della carta? Semplicemente la sua capacità di riflettere luce: maggiore è la luminosità, maggiore è il contrasto ottenuto per le immagini. Per la stampa di fotografie o di elementi grafici complessi sarebbe dunque meglio scegliere carte più luminose, che vengono difatti utilizzate per la stampa di riviste di settore o fotografie. Mentre le carte meno luminose sono adatte a stampare testi composti da sole parole o immagini a bassa risoluzione, come quotidiani o libri. Come ottenere una carta più luminosa Come si arriva ad avere una carta più luminosa? Una prima soluzione è l'utilizzo di acidi nella pasta con cui viene creata la carta. Dopo un certo lasso di tempo, che potrebbe corrispondere a mesi o anni, l'effetto di tali acidi si riduce, con un conseguente ingiallimento del supporto cartaceo. Esiste anche la possibilità di ottenere impasti più luminosi senza l'utilizzo di acidi, ma hanno costi maggiori.
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Marzo 2017
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